Focus sul bullismo:
Testimonial Gianni Bisiach, Simone Cristicchi, Maria Rosaria Omaggio, Rossana Casale, Grazia di Michele.
Gianni Bisiach
Simone Cristicchi
Maria Rosaria Omaggio
Concorso Bellezza
Alla giornata dedicata al bullismo promossa dall’Associazione Culturale Centro Studi di Psicologia dell’Arte e Psicoterapie Espressive APS con il Patrocinio del Comune di Siena, della Provincia di Siena, della Università di Disegno Gestalt, di AGE Associazione genitori, del SNCCI Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, della CONSCom, del GSA, di 100 Autori del Cinema, di Tulipani di seta nera, Di Atelier Lumière per la premiazione si sono aggiunti i patrocini del Comune di Sovicille e Montepulciano,
Il focus si é svolto presso il CRAL-MPS hanno partecipato rappresentati istituzionali, professori, dirigenti fra cui:
La dottoressa Clio Biondi Santi, pari opportunità Comune di Siena, La rappresentante nazionale dei genitori- AGE, Rosaria d’Anna, Il Prof. Vinicio Serino docente universitario, Il dottor Marco Bartollomei Presidente CRAL,I Maestri di scacchi: Mario Leoncini e Alessandro Patelli, Il Dirigente dei Licei Poliziani Marco Mosconi, Il Dirigente del Liceo Volta Luca Guerranti, La Docente dell’Istituto Sarrocchi Maria Pia Ceccherini, la docente dell‘Istituto Superiore Rinaldo Franci Lucia Goretti, Lo psicologo e scacchista Claudio Bicci docenti e dirigenti.
La serata si é conclusa con il lancio dell’Evento: Viaggio a Siena e dintorni.
Hanno collaborato con il Centro Studi di Psicologia dell’Arte e Psicoterapie Espressive
Luoghi dell’anima e luoghi geografici.
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Alla premiazione hanno preso parte docenti delle scuole di Sovicille, Rosia, Siena, Montepulciano.
Sono stati premiati l’insegnante Paola Torrini, i Licei Poliziani, riconoscimenti alle scuole partecipanti. Le bambine premiate per le foto e i disegni delle loro contrade sono: Noemi Amandolini, Guendalina Becatti. Per la scuola media il vincitore è stato scelto delle insegnanti. É stato inoltre assegnato il Premio per il corso di cinema.
Il Professor Rossolini, noto medico pediatra ci ha raggiunti con un messaggio:
Il tema del “Bullismo” merita una particolare attenzione in un tipo di società dove sono avvenuti cambiamenti epocali; tecnici, culturali, relazionali. Prendere coscienza di quanto è avvenuto è certamente la strada principe per ipotizzare soluzioni che a mio parere per essere efficaci devono necessariamente affondare le radici nella cultura e nella scienza. É attraverso la condivisione di percorsi sinergici che vengono tratteggiati fin dai primi anni della scuola dell’obbligo nella società, in famiglia, nella scuola che si può pensare di modificare il modo in cui abitiamo il mondo. Purtroppo si è perduto il gusto di leggere, di scoprire parti di noi stessi e dell’altro attraverso una capacità critica e autocritica che deriva dalla conoscenza di autori senza tempo che ci permettono di scoprire e riscoprire il senso dell’esistenza e, grazie alla capacità critica, assaporare la vera libertà interiore. L’uomo ha creato la macchina che anziché divenire un supporto per semplificare alcune dimensioni del sociale ha invaso anche la dimensione dello spirito e dei rapporti umani. Oltre a questo, si parla spesso di cultura quasi come se fosse una quotidianità da spot pubblicitario o una magia o addirittura come se fosse divulgata da Enti e istituzioni che si trasformano in agenzie con logiche aziendali dove gli studenti e i professori assumono l’aspetto di burocrati o manager che devono stare più attenti a argomentazioni di mercato che non alla trasmissione dei contenuti. Il sapere scientifico continua spesso ad essere rigorosamente separato da quello umanistico e pochi riescono a comprendere quale e quanto sia stato il contributo che la scienza ha portato negli anni offrendoci decodifiche fondamentali e mutamenti neuronali che avvengono anche durante i processi di fruizione della cultura. La trasmissione della cultura attraverso i media se da un lato abbraccia un numero di persone sempre più ampio, dall’altra viene trasmessa in modo sempre più superficiale con una sorta di mordi e fuggi che impedisce di approfondire qualsiasi argomento. In questo modo si perde il gusto dell’apprendimento e non si riesce a trasmettere la vera passione. Se un percorso possibile esiste è quello di fare cultura vera e non soltanto parlarne per poter ri-costruire un Universo di cui fare parte. Queste a mio avviso sono le basi per un rinnovamento etico che sappia dare tutte le risposte alle future generazioni passando proprio attraverso la poesia, l’arte, la musica, la letteratura.
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